Luanda - 25 DIC. Pregare con il corpo e non solo con l’anima. Muoversi al ritmo dei bonghi, battendo le mani e levando cori di giubilo da condividere con il ministro del culto. Questa è la Messa in Angola. Questa è la Messa in Africa.
Musica, ballo, allegria, movimento, gioia condivisa per se stessi e per gli altri. Gioia per essere al mondo e forse anche per essere ancora vivi, in quel momento preciso, in quell’istante di culto.
E’ così che il Natale oggi è arrivato a Luanda. Accompagnato dai corpi perfetti e flessuosi dei fedeli. Portato dal sole, dalla terra rossa, dai bambini con le scarpe nuove, che fanno male, mentre si avviano dalle baracche alla Chiesa.
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