mercoledì 6 giugno 2012

Fernando che guarda macchine e corre come una gazzella


Arrivando al mercato del pesce sulla Samba un giovane ci viene incontro correndo. E' veloce come il vento, ci sorpassa e ci indica dove parcheggiare. Si chiama Fernando e gli manca una gamba.
Lui vola sulle sue stampelle come una gazzella che ignora le ferite.


La gamba l'ha persa su una mina in qualche anfratto di Kuanza Norte quando faceva parte della "tropa" e soldato combatteva per l'MPLA contro i ribelli dell'Unita. "La mina era ben sotto terra e se fosse stata un po' più sopra sarei rimasto fermo e avrei aspettato che gli esperti mi levassero di li".
Invece quando ha messo il piede sulla mina, nel pieno dei suoi 22 anni, Fernando non si è accorto di niente, l'ha tolto e "BOOM", la sua gamba non c'era più!



Poi è stato portato in Ospedale e ci è rimasto due anni. Ora vive con la pensione di invalidità e con le mance di chi compra il pesce al mercato sulla spiaggia. Fernando non ha dubbi, ad agosto voterà per Jes, il presidente, "l'MPLA è la mia casa", così la definisce prima di dirci che avrà cura del "carro" intanto che noi andiamo a comprare il pesce.


Al momento dei saluti lo ringraziamo per aver risposto alle nostre domande, così indiscrete, ma lui sembra felice, assomiglia a tutto tranne che a un "bandido".
Dicono che il mercato ne sia infestato ma quello che vediamo invece è un'umanità operosa, anche litigiosa, ma piena di dignità e capace di rispetto.


Il pesce è abbondante e fresco, il mare è calmo, il sole splende, la gente c'è, compra, vende, pulisce il pesce senz'acqua corrente, solo sabbia e acqua di mare.


I bambini si fanno il bagno, abbracciano le loro mamme, giocano, pescano con cime e piccole reti. Compriamo così tanto pesce che non si chiude la cassa. Siamo in tre e a casa lo pesiamo. Sono circa 25 chili di pesce.


I miei 8 chili li ho pagati in tutto 100 dollari, compresa la pulizia, i giovani che ti portano la cassa, i ragazzi che ti guardano la macchina, il sacchetto di aglio e cipolle, sono meno di 10 euro al chilo e ho preso orate grigie, polpi, sogliole, cernie, seppie e mentre a casa le sistemo nel frigo mi accorgo che tutto quello che ho vissuto non vale un dollaro, non ne vale cento, non ne vale neanche mille, quello che ho vissuto non ha prezzo!


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