Non è un giorno come un altro il 4 febbraio per gli angolani. E' piuttosto un giorno speciale, uno di quelli da ricordare negli anni. Uno di quei giorni che segna la storia e il destino di un popolo.
La mattina del 4 febbraio del 1961 un manipolo di uomini armati solo di disperazione e coraggio, oltre che di qualche bastone, fece irruzione in due prigioni di Luanda per liberare i compagni, prigionieri politici, che vi erano detenuti.
La risposta di quello che allora era il regime coloniale portoghese fu brutale. La temuta polizia fascista dell'epoca, la Pide (Polizia Politica del Nuovo Stato di Antonio Oliveira Salazar), assassinò, torturò, massacrò e imprigionò coloni in tutto il paese senza nessuna distinzione.
La brutalità fu tale che quel giorno scattò la lotta per la liberazione dell'Angola dai portoghesi terminata 14 anni dopo con la proclamazione, l'11 Novembre del 1975, dell'Indipendenza Nazionale.
Nell'Angola indipendente il 4 Febbraio è commemorato come il Dia do Inicio da Luta Armada e ogni anno si sceglie una città dove svolgere gli avvenimenti principali della commemorazione. Quest'anno a stare al centro dell'attenzione è stata Porto Amboim, provincia di Kuanza Sul.
E' con orgoglio, da parte dei più vecchi e con una strana indifferenza, da parte dei più giovani, che quest'anno gli angolani hanno ricordato l'inizio della loro indipendenza. Non è mancato neanche, ma quello in fondo lo si trova nei loro occhi tutti i giorni, quel pizzico di soddisfazione con cui oggi guardano ai portoghesi che a migliaia lasciano il Portogallo in declino alla ricerca disperata di un posto al sole nell' Angola in crescita.
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