martedì 21 agosto 2012

Il clima elettorale in Angola



Meno dieci giorni alle elezioni in Angola e l'atmosfera comincia a scaldarsi. Sono già tre le manifestazioni annunciate per i prossimi giorni. Una, organizzata dall'Unita, è prevista per il prossimo sabato 25 agosto e fra le motivazioni c'è la richiesta di risposte da parte della Cnei (Commissione nazionale elettorale indipendente), su alcune domande avanzate circa le procedure di trasparenza messe in atto per assicurare la regolarità della prossima tornata elettorale.  Per lo stesso giorno, lo ha annunciato oggi la radio, ci sarà una contro manifestazione organizzata dall'Mpla, l'attuale partito di maggioranza. 

Un'altra protesta è prevista per martedì 28 agosto. Questa volta a scendere in piazza, dopo averlo già fatto più volte nei mesi scorsi, saranno i veterani della guerra che chiedono di essere reinseriti nelle liste di coloro che ricevono sussidi per aver speso la loro vita a combattere per la libertà e la pace dell'Angola. 


Mentre qualcuno già si prepara a scendere in piazza, il Movimento di opposizione Central 7311 invita i più timorosi a mettere nella protesta solo la faccia. E' di oggi infatti il lancio di una campagna on line che si chiama "cittadino in protesta permanente". Si invita chiunque abbia un motivo per lamentarsi dell'attuale sistema, ma abbia paura a farlo scendendo in piazza, a inviare la foto della propria faccia con la motivazione della personale lamentela. I volti sono già arrivati e nella simbolica carta d'identità digitale creata dalla Central 7311 che li accompagna c'è il motivo dell'adesione alla campagna. In molti scrivono "giustizia", "pace sociale", "uguaglianza piena", "libertà" e così via.

Dall'uomo della strada arrivano segnali contrastanti. C'è chi ritiene che per l'Mpla sarà un nuovo oceanico successo, sulla scia di quello già ottenuto nelle precedenti elezioni del 2008 (quasi l'82%) e chi invece ritiene che questa volta lo scarto non sarà così consistente. Luanda, dicono in molti, è stanca di parole e vuole i fatti. 

Ne emerge un difficile dialogo. Da una parte c'è l'attuale governo che sbandiera le opere realizzate e la crescita esponenziale del Pil, tutte cose vere e verificabili, dall'altra c'è la gente comune che vive nelle baracche, senz'acqua e senza luce. Nel gap di questo scontento si anniderà il numero di seggi che forse questa volta il partito del presidente perderà. 


Resta però un'incognita, quella che turba le notti dei capi dell'Unita e sta tutta nei numeri. 9.757.671 sono gli elettori che potranno votare il prossimo 31 agosto. Di questo numero, 7.057.671 hanno "attualizzato", come richiesto dalla legge elettorale, i loro dati ricevendo in cambio un "cartao eletoral" con il quale presentarsi al seggio attribuito il giorno delle elezioni. I restanti 2.700.000 invece corrispondono a persone che hanno votato nel 2008, ma che non hanno attualizzato i loro dati come richiesto per legge. La Cnei, per risolvere il problema, ha dichiarato che anche loro potranno votare, ma allora tutti i controlli e le file fatte da chi ha attualizzato i suoi dati? E' un bel numero questo, un numero che può fare la differenza e in molti qui in Angola lo sanno. 

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