Visualizzazione post con etichetta sette religiose. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sette religiose. Mostra tutti i post

giovedì 14 maggio 2015

NU: fare luce sulla Setta della Luce e la misteriosa morte di poliziotti e civili a Huambo in Angola

Foto: Portalangop - Fedeli della Igeja da Luz sul Monte Sumè 

A chiedere chiarezza alle Nazioni Unite è il portavoce dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. La domanda è "cosa è successo veramente a Huambo lo scorso aprile durante il raduno di fedeli della Chiesa da Luz?". Il governo parla di uno scontro fra polizia e seguaci che ha portato alla morte di 9 poliziotti e 13 civili. La popolazione parla di più di 1000 morti. Ma facciamo un passo indietro.
Era il 17 aprile quando l’Agi, riprendendo una notizia dell’agenzia di stampa angolana Angop, riporta
l’uccisione in Angola, da parte dei membri di una setta religiosa, di 7 poliziotti.
La setta si chiama “Luz do Mundo” e il suo “profeta” e fondatore è un tale di nome Julino Kalupeteca, fuoriuscito dalla Chiesa Avventista del settimo giorno. Quest’ultimo, si legge nella stampa locale e riportano alcuni testimoni a Radio Mais, aveva annunciato ai suoi seguaci la fine del mondo e proposto loro di trasferirsi tutti sul Monte Sumé, nei pressi di Huambo, città dell’altopiano centrale dell’Angola, per prepararsi al grande evento.
Le testimonianze sono discordanti ma sembra che sul Monte si trovasse un vasto accampamento di persone, più di mille, tutte più o meno soggette alle prediche visionarie di Kalupeteca. La chiesa, che ha sedi nelle province centrali di Huambo, Bie', Benguela e Kwando Kubango era già stata chiusa lo scorso anno dal Governo angolano anche perché incitava i genitori a non mandare i figli a scuola. A Huambo, la setta stava infatti convincendo i ragazzi a non studiare.
Fonti governative nei giorni successivi all’accaduto hanno riferito che nel confronto fra polizia e seguaci della setta, sul Monte Sumè oltre a perdere la vita 9 poliziotti erano morti anche 13 civili.
A Huambo, dopo questi fatti, si sono recati alcuni politici angolani, in particolare alcuni rappresentanti dei pochi partiti all’opposizione, come il leader di Casa-Ce Civukuvuku. Dalle testimonianze raccolte risulta che le morti sarebbero state molte di più e se alcuni testimoni hanno parlato di un centinaio di morti, altri sono arrivati a contarne più di mille.
Il fatto di per sé è inquietante, soprattutto perché sull’argomento non si è più fatta chiarezza. I dati ufficiali rimangono quelli di 9 morti fra i poliziotti e 13 fra i civili.
Il rincorrersi di voci e testimonianze di un presunto massacro avvenuto sul Monte Sumè e della presenza di angolani ancora nascosti fra le grotte della montagna per paura di essere uccisi deve essere arrivato fino alle stanze delle Nazioni Unite dato che è di due giorni fa la richiesta, lanciata all’Onu da Rupert Colville, portavoce dell’ACNUDH, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, al governo angolano di “garantire una investigazione indipendente, pur essendo già partita un’inchiesta governativa, di quanto accaduto a Huambo”.
Il portavoce dell’Agenzia che si occupa di diritti umani ha riferito di “testimonianze allarmanti uscite nelle ultime settimane su un presunto massacro nella provincia di Huambo in Angola e poiché il numero delle vittime ancora non è stato chiarito, rimangono forti dubbi sull’accaduto”.
Dunque la richiesta al Governo angolano è quella di condurre un’indagine il più possibile “vera e rigorosa” sull’accaduto per sfatare dubbi su possibili “maniere forti” dell’esecutivo angolano di fronte a situazioni che riguardano la popolazione e che per varie ragioni sono sgradite al govern    

giovedì 31 gennaio 2013

Fra stregoneria e guarigioni cresce in Angola la forza delle sette. Il caso della IPVM.



Sono così ricche e così potenti da potersi permettere la costruzione di chiese enormi, ospedali, abitazioni e di poter affittare per tre giorni la sala conferenze più costosa di Luanda, il Centro de Convencoes de Talatona, normalmente utilizzata per summit internazionali dal Presidente della Repubblica, Josè Eduardo Dos Santos.

Si tratta di quelle Chiese, o sarebbe più appropriato chiamarle "sette", che in Angola stanno proliferando, offuscando la Chiesa Cattolica e rendendole la vita sempre più difficile. 

A mostrare senza timidezza la loro forza, in termini di numero di "fedeli" o meglio "adepti", e in termini di "ricchezza", ci ha pensato questa volta la Igreja Profetica Vencedora no Mundo (IPVM). 

Potente come un capo di stato, Doutor Juiz Profeta Enoque, angolano, impositore di mani, guaritore, "fonte della rivelazione dello Spirito Santo di Dio", come si definisce dalla pagina web del suo sito (www.ipvm.org), nonché fondatore della citata IPVM, ha convocato, dal 31 gennaio al 2 febbraio 2013, presso il salone grande  del Centro de Convencoes de Talatona a Luanda, centinaia di suoi seguaci nella "Prima Conferenza Internazionale" sul tema: "La Igresia Profetica Vencedora no Mundo nella società e nel contesto internazionale." 

Dalle prime ore del mattino uomini, donne e giovanissimi, si sono presentati nel ricco quartiere di Talatona, sede di aziende straniere, ville, appartamenti di lusso e villaggi attrezzati con piscine e campi da tennis, vestiti interamente di bianco e hanno preso posto all'interno del rinomato centro congressi, dove ad attenderli c'era il loro Profeta Enoque.

Con sede nel Bairro di Luanda chiamato Rocha Pinto, Municipio di Maianga, Rua 21 de Janeiro , la Igreja Profetica Vencedora no Mundo si è diffusa a livello nazionale e internazionale con nuclei in:  Namibia, Burundi, Tanzania, Congo Democratico, Congo Brazaville, Sud Africa. 

Si segnala la presenza di altri nuclei, probabilmente usciti dall'Africa con il fenomeno dell'emigrazione, anche in Francia, Germania, Brasile, Svezia, Svizzera, Portogallo, Egitto, Libano, Stati Uniti, Inghilterra e Italia.

Oggetto sociale della Chiesa, oltre a "diffondere la parola di Dio", almeno questo afferma il suo Profeta, è anche la "guarigione" che Enoque infonde con l'imposizione delle mani (chissà a quale prezzo) e la realizzazione di ospedali. 
Luanda ne ha già uno  chiamato Ospedale centrale e divina maternità (HCDM), incaricato della "guarigione divina di tutti coloro che soffrono di malattie di ogni tipo e natura", con l'imposizione della benedizione delle mani e con acqua naturale.
Fin qui la IPVM non è nuova a pratiche tipiche di tanti "ciarlatani" o fondatori di sette, ma dove la cosa si fa pericolosa è quando affronta il tema della feticiaria, la stregoneria, che purtroppo in Angola è un tema caldo fra la popolazione più povera e meno scolarizzata.
La feticiaria è causa di molti mali sociali, primo fra tutti l'abbandono dei minori. Il fenomeno dei meninos de rua è in gran parte legato a queste credenze. I piccoli, ritenuti oggetto di malocchio o considerati essi stessi streghe o stregoni per le cause più disparate, una malformazione, la balbuzie, il colore della pelle e così via, laddove forse l'unica ragione è la fame, vengono abbandonati per strada se non torturati, avvelenati, nel tentativo di eliminarli. 
La dottrina di questo "profeta" si basa, secondo quanto egli stesso afferma, sulla Sacra Bibbia e sulla necessità di "eliminare gli spiriti maligni che affliggono l'uomo nell'universo e rendere inoffensivi gli incantesimi di ogni natura e tipo degli stregoni". Tutto questo non fa che alimentare la pratica della stregoneria.
A riguardo, poche settimane fa, l'arcivescovo di Saurimo, Dom Manuel Imbamba, in un'intervista a Radio Ecclesia ha affermato che "i cosiddetti cartomanti o guaritori sono i peggiori trasgressori delle comunità colpite dal cancro della stregoneria."
"In precedenza, l'incantesimo e la stregoneria - ha continuato il religioso alla radio - era una miniera in una comunità, anche come difesa o attacco contro le minacce provenienti da altre comunità. Oggi, la stregoneria, svuotata di valori e non più riservata al più vecchio e più saggio del villaggio, ha effetti perniciosi ".
L'arcivescovo di Saurimo ritiene che la feticiaria oggi abbia aperto le porte "all'invidia, alla vendetta, alla morte, allla paura e all'avidità." "Oggi i giovani - ha detto - vengono a invadere il ruolo dei saggi per scopi commerciali e per approfittare della buona fede delle persone o anche con minacce, e ciò che è peggio, ci guadagnano un sacco di soldi". 
I fedeli accorsi oggi alla Conferenza di questo nuovo Profeta purtroppo avevano tutto l'aspetto di povera gente soggiogata nella mente e nel corpo, così tristemente agghindati di abiti bianchi e bastoni dorati.