Piove sull'Angola per la prima volta seriamente da un anno a questa parte. Soprattutto piove su Luanda dove di acqua se ne è vista davvero poca negli ultimi mesi. Piove per una sola notte e la città si sveglia al mattino completamente allagata.
La città non regge alla pioggia e al mattino il traffico è dimezzato. "Sono tutti in casa a svuotare i cortili e le stanze dall'acqua", spiega un autista. Percorrendo la lunga arteria che da Luanda Sud porta al quartiere di Sambizanga, a Nord, non c'è strada o viottolo o incrocio che non sia inondato.
Le case della povera gente, baracche o poco più, hanno le porticine aperte e le donne tirano l'acqua con secchi dai loro cortili verso il centro della strada. I bambini nuotano nel fango, divertiti. Le venditrici ambulanti espongono i loro prodotti su banchetti di fortuna che affondano le gambe nell'acqua.
Alla Radio Nacional un politico locale parla della seconda fase di un processo di riqualificazione del quartiere di Sambizanga che avrà inizio nel 2013, dato che la prima fase, iniziata nel novembre del 2011, è già conclusa e "i frutti sono sotto gli occhi di tutti". Guardo fuori dal finestrino e sono proprio a Sambizanga.
L'intervistato alla radio continua dicendo "abbiamo concluso i lavori di installazione delle strutture tecniche, le fognature, la rete elettrica, le canalizzazioni dell'acqua". Guardo fuori e vedo un fiume dove prima c'era una strada. Riguardo e vedo solo acqua e fango, una donna che avanza con un gesso alla gamba, immerso nell'acqua, un paio di bambini con gli stivali di gomma, una ragazza che svuota un secchio, tante baracche e un cane randagio.
Ancora non ho capito se la città di cui parla la radio di stato sia la stessa di questa gente allagata.
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