mercoledì 4 luglio 2012

Elezioni in Angola: 5 partiti e 4 coalizioni partecipano, il capolista del partito più votato vince...

Sono nove i soggetti politici, partiti e coalizioni, che potranno partecipare alle prossime elezioni generali in Angola: lo ha annunciato, in una nota diffusa durante la notte, la Corte Costituzionale angolana dopo aver analizzato le richieste dei partiti. “La Corte ha giudicato favorevolmente le richieste di nove soggetti politici, cinque partiti e quattro coalizioni” si legge nella nota, nella quale si precisa inoltre erano 27 i soggetti che avevano presentato richieste e che 18 sono stati respinti. Le formazioni le cui richieste non sono state accolte avranno 48 ore di tempo per presentare ricorso  e la Corte altre 48 per esprimersi. Sia il partito di governo Movimento popolare per la liberazione dell’Angola (Mpla) che il principale schieramento d’opposizione Unione Nazionale per l’Indipendenza dell’Angola (Unita) potranno partecipare alle elezioni del 31 agosto. Oltre ad altri tre partiti – Fronte di liberazione nazionale dell’Angola (Fnla), Partito per il rinnovamento sociale (Prs) e Nuova Democrazia (ND) – anche quattro coalizioni sono state accettate, tra le quali spicca Ampia alleanza per la salvezza dell’Angola (CASA dall’acronimo portoghese), fondata lo scorso marzo da un ex esponente di spicco dell’Unita e che raccoglie insieme ben quatro partiti. Alcune delle formazioni escluse hanno denunciato iregolarità nel processo di registrazione, definendo la loro esclusione politica e non formale. Le elezioni di quest’Estate saranno le terze dall’indipendenza ottenuta nel 1975. Nelle ultime consultazioni, il partito di governo Mpla ottenne una schiacciante maggioranza con l’81% delle preferenze. Il presidente angolano Jose Eduardo dos Santos (al potere da 33 anni è il secondo più longevo capo di Stato africano dopo il guineano Theodore Obiang Nguema) e l’ex capo della potente azienda petrolifera nazionale Sonangol sono in cima alla lista dei candidati del partito di governo. In base a una nuova Costituzione approvata nel 2010, il presidente sarà scelto da vertici della lista del partito che risulta vincitore delle elezioni.(Fonte Atlas)

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