Si è svegliata scioccata questa mattina la popolazione angolana per gli atti di vandalismo contro i beni e le immagini sacre del Santuario di Nossa Senhora de Mama Muxima, situata a 130 chilometri da Luanda e a 90 da Calumbo sulla riva sinistra del fiume Kwanza.
Una banda di sei giovani, appartenenti secondo una nota governativa, a una setta facente capo alla Igreja Profetica da Arca de Belém Judaica, nella notte fra sabato e domenica si è introdotta nel santuario e ha gravemente danneggiato la statua della Madonna di Mama Muxima e altre immagini sacre.
La Chiesa cattolica in Angola non è nuova a questi attacchi, a ricordarlo è anche un padre salesiano che opera in Angola da molti anni. Gli appartenenti alle sette tentano continuamente di attirare nuovi adepti e un modo è quello di sminuire il ruolo della Chiesa e di insinuare nelle menti di molte persone semplici l'idea che il culto delle immagini sia idolatria e sia da condannare.
Principale luogo di pellegrinaggio per i cattolici dell'Africa australe e meridionale, Mama Muxima riceve ogni anno milioni di fedeli provenienti anche da Spagna, Portogallo, Germania e Brasile.
L'ultimo pellegrinaggio risale al 31 agosto di quest'anno quando circa un milione di persone è passato per il Santuario di Mama Muxima per trascorrere alcune ore in preghiera.
Il Santuario, considerato in Angola patrimonio nazionale, risale al XVI secolo. "E' una prova per la nostra fede" ha affermato questa mattina Padre Abilyo Reyes, rettore del Santuario, intervistato dalla locale TV Zimbo, "ci hanno inflitto un danno non solo materiale e culturale ma anche spirituale".
"La popolazione è scioccata" ha aggiunto il religioso che ha anche riconosciuto l'immediata azione della polizia che ha già catturato i sei vandali e la solidarietà del Governo angolano.