venerdì 25 gennaio 2013

ANGOLA: i 437 anni di una capitale in crescita



Luanda compie gli anni oggi e in fondo non sembra portarseli così male. Sono 437 e per festeggiarli il governo e varie associazioni culturali daranno vita nel corso della giornata e dell'intero fine settimana a una serie di manifestazioni ludiche, musicali, culturali per celebrare l'evento. 

Qualcuno si domanda come mai proprio quella data per segnare la nascita della città: forse prima non c'era nulla? Non è proprio così, (ma non è la prima volta che i conquistatori del vecchio continente si prendono la libertà di dare la data di nascita a un luogo solo perché è il giorno in cui per primi vi sbarcarono, dimenticando forse che già qualcuno ci viveva ancor prima di essere "scoperto"). 

Giusto o sbagliato che sia, esattamente 437 anni fa, ovvero il 25 gennaio del 1576, il capitano di vascello portoghese Paolo Dias de Novais, sbarcò nella Ilha do Cabo, oggi cuore pulsante della movida angolana, e vi stabilì un primo nucleo di coloni portoghesi: circa 700 persone fra militari, religiosi, mercanti e funzionari pubblici. 

Negli anni la città crebbe, furono costruite Chiese e fortezze e diventò il centro di grandi affari, non tutti purtroppo di cui andare fieri. Nei primi 300 anni della sua vita infatti, Luanda fra il 1550 e il 1850, diventò uno dei più importanti centri del traffico degli schiavi verso il Brasile. 

I proventi del commercio, la costruzione di un acquedotto, che portava l'acqua fino al cuore della città, le valsero poco dopo, nel 1872, il nome di di "Parigi d'Africa".

Oggi Luanda, progettata per non più di 500.000 abitanti, ha una popolazione che si aggira sui 5 milioni, secondo le stime delle Nazioni Unite in uno studio del 2004. La Provincia di Luanda ha sette Municipi e il cuore della città è diviso fra la "Baixa de Luanda" la città antica, sorta intorno al Porto e la nuova "cidade alta".

Con i suoi nuovi grattaceli, la lunga passeggiata sul mare, il rifacimento delle strade e la costruzione di spazi per la cultura e la lettura, questa città, non ha più il fascino coloniale degli anni 50, ma sta ritrovando una sua fisionomia in vista di un futuro che, a detta di chi la governa da più di trent'anni, è in crescita ed è "para todos". 

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